¿Qué es cultura? ¿Existe una cultura universal? Los diccionarios de cualquier idioma definen "cultura" como: un conjunto de modos de vida, costumbres, conocimientos, facultades, experiencias, entrenamientos, creencias, comportamientos, actitudes, valores, metas, prácticas y cualidades de los humanos en determinado lugar, momento y situación social que puede ser transmitida a otros. [[Traduzione di Google: Che cosa è la cultura? C'è una cultura universale? Qualsiasi dizionari di lingua definire "cultura" come un insieme di modi di vita, i costumi, doganale, la conoscenza, le competenze, le capacità, le esperienze, le pratiche, formazione, le credenze, i comportamenti, gli atteggiamenti, i valori, gli obiettivi e le pratiche di qualità umane in un particolare luogo, tempo e situazione sociale che può essere trasmesso ad altri.]]
Entonces, la letra de una canción que retrata un modo de vida, que describe una experiencia, que muestra ciertos valores sociales y expone ciertas cualidades humanas; si además esa letra de esa canción es traducida a más de 5 idiomas... creo que sí califica como un exponente de cultura universal. [[Traduzione di Google: Quindi, il testo di una canzone che ritrae un modo di vita, che descrive un'esperienza che mostra alcuni valori sociali ed espone alcune qualità umane; se inoltre il testo della canzone che è tradotto in più di 5 lingue... penso che si qualifica come un esponente della cultura universale.]]
Una de las maravillas de una herramienta de comunicación como internet es la posibilidad de transmitir cultura a otros lugares, a gente que vive otras realidades cotidinas y tiene otras creencias. [[Traduzione di Google: Una delle meraviglie di Internet come strumento di comunicazione è la possibilità di trasmettere la cultura di altri luoghi, ad altre persone che vivono la realtà quotidiana e hanno altre credenze.]]
Decidí que agregar una traducción más de esta canción que es un perfecto ejemplo de la cultura universal, era intrascendente y un desperdicio de la herramienta transmisora de cultura que puede ser internet. En lugar de eso, se me ocurrió que puede ser mucho más "cultural": recopilar todas las diferentes versiones en los muchos idiomas que existen. [[Traduzione di Google: Ho deciso di aggiungere una traduzione per questa canzone è già un perfetto esempio della cultura universale, era irrilevante e uno spreco dello strumento trasmette cultura che può essere internet. Invece, ho avuto un'idea che può essere molto più "culturale": raccogliere tutte le diverse versioni in molte lingue che esistono in tutto il mondo.]]
Para empezar, hay que ir al origen. El origen es una simple canción de poquito más de 2 minutos de duración, escrita por el trovador, filósofo, intérprete, poeta, cantautor, anarquista y "mundólogo" de cultura universal: Georges Brassens, hace 60 años en noviembre de 1952. [[Traduzione di Google: Per iniziare, andare alla fonte. L'origine è una semplice canzone da poco più di 2 minuti, scritta dal trovatore, filosofo, artista, poeta, cantautore, anarchico e "mundólogo" della cultura universale: George Brassens, 60 anni fa nel novembre 1952.]]
Esta pequeña canción, tiene 4 estrofas con rima asonante y un estribillo cuya última frase cambia y expresa un cierto sentido del humor negrísimo como el tabaco que fumaba su autor. Suficiente para entregar un mensaje anticonformista, antifatalista y contra la pena de muerte que puede impulsar a todo el mundo... pero también un claro mensaje antimilitarista y anticlerical que puede entender todo el mundo. [[Traduzione di Google: Questa canzoncina ha 4 strofe con rima assonante e un ritornello in cui ultima frase cambia ed esprime un senso dell'umorismo negríssimo come il tabacco fumare il suo autore. Abbastanza per consegnare un messaggio anticonformista, antifatalista e contro la pena di morte che può guidare il mondo intero... ma anche un messaggio chiaro che l'anti-militarista e anti-clericale che tutti il mondo possono capire.]]
Una muy expresiva canción que reniega de todos los convencionalismos y las etiquetas, que podría ser catalogada como revolucionaria —motivo por el cual fue prohibida durante algunos gobiernos/tiempos de limitaciones fuertes y mentalidades limitadas— si no fuese tan progresiva y visceral a destacar las cualidades individuales que nos diferencian a cada uno como personas única e irrepetibles... lo dije, es un ejemplo clarísimo de Cultura Universal. [[Traduzione di Google: Una canzone molto espressiva che sostiene contro tutte le convenzioni e le etichette, che potrebbe essere classificato come rivoluzionaria - perché è stato vietato per alcuni governi/ tempi di forti limitazioni e mentalità limitata - se non fosse così progressiva e viscerale per sottolineare le qualità individuale che ci differenziano ogni persone, uniche e irripetibili... già detto, è un esempio molto chiaro della cultura universale.]]
El nombre de la canción ya la pinta por entero: La Mauvaise Réputation. [[Traduzione di Google: Il nome della canzone descrive già in pieno: La Mauvaise Réputation.]]
Traducida al italiano como: La Cattiva Reputazione. [[Traduzione di Google: Tradotto in italiano come La Cattiva Reputazione.]]
En esta tarea de recopilación encontre que hay 8 versiones en italiano de esta canción. [[Traduzione di Google: In questa attività di compilazione ho trovato che ci sono 8 versioni in italiano di questa canzone.]]
La versión de Salvo Lo Galbo, interpretada por Alberto Andreanelli llamada La Brutta Fama: [[Traduzione di Google: Versione di Salvo Lo Galbo, interpretato da Alberto Andreanelli chiamata La Brutta Fama:]]
Nel paese dov'io sto
Non è carina la fama che ho:
qualsiasi cosa faccia non va,
tutti mi guardan con severità.
Ditemi perché io sarei un mostro,
solo perché il mio cammino non è il vostro!
Ma ai conformisti non gli va giù
che i loro passi non segui più,
per i pinzocheri tu non puoi,
startene mai per i fatti tuoi.
Mi sparla tutta la città,
tranne però quel muto là!
Il due Giugno, fino al tre,
me ne sto a letto, come un bebè:
questa Repubblica mi scusi, ma
non la festeggio con bande e parà.
Ditemi di che mi debba vergognare,
se non mi ubriaco dietro alle fanfare!
Ma ai conformisti non gli va giù
che i loro passi non segui più,
per i pinzocheri tu non puoi,
startene mai per i fatti tuoi.
Mi addita tutta la città,,
tranne però quel monco là!
Se un ladruncolo scappa via
Da un brutto agente di polizia,
io faccio uno sgambetto, affinché
quel poliziotto si arresti da sé.
Ditemi che c'è di così crudele
Nel farla spuntare a un ladro di mele?
Ma ai conformisti non gli va giù
che i loro passi non segui più,
per i pinzocheri tu non puoi,
startene mai per i fatti tuoi.
Mi assale tutta la città,
tranne però quel cionco là!
Non ci vuole un Geremia,
per presagire la fine mia:
quando un cappio si troverà,
neanche mi toglieranno il foulard!
Ditemi che cosa c'è di tanto turpe,
se la mia viottola non porta all'Urbe.
Ma ai conformisti non gli va giù
che i loro passi non segui più,
per i pinzocheri tu non puoi,
startene mai per i fatti tuoi.
Vedranno come penderò
dal cappio, ma quel cieco no!
Esta versión y la traducción de Simone Viburni [[Traduzione di Google: Questa versione e la traduzione di Simone Viburni.]]:
La mauvaise reputation - La cattiva reputazione por geordie78
Se pueden leer acá [[Traduzione di Google: può essere letto qui:]]:
Al paese fate attenzione
ho una cattiva reputazione
che mi muova,che resti qua
differenza non farà.
Io non penso di farvi un torto enorme
se seguo un cammino che non è conforme.
Ma la gente non ti regge
se non vai dove va il gregge
no la gente non ti regge
se non vai dove va il gregge.
Male di me si parlerà.
e solo il muto non lo farà.
Per la festa del due giugno
star nel letto avrò bisogno
a farmi alzare non sarà
la festa che danno in città.
Io non penso che sia un'indecenza
non sentire affatto alcuna appartenenza.
Ma la gente non ti regge
se non vai dove va il gregge
no la gente non ti regge
se non vai dove va il gregge.
La città mi additerà.
E solo il monco non lo farà.
Quando incrocio un ladro sfigato
inseguito da un appuntato
Alzo la gamba per far cadere
come uno stronzo il carabiniere.
Io non penso sia giusto condannare
Un brav'uomo che ruba per mangiare.
Ma la gente non ti regge
se non vai dove va il gregge
no la gente non ti regge
se non vai dove va il gregge
La città mi inseguirà.
Solo lo zoppo non lo farà.
Non serve essere Geremia
per indovinare la sorte mia
chi troverà una corda in più
m'appenderà anche a testa in giù.
Non arrecherò di certo nessun danno
Se non vado dove tutti gli altri vanno!
Ma la gente non ti regge
se non vai dove va il gregge
no la gente non ti regge
se non vai dove va il gregge.
Al cappio mi vedranno appeso.
Ma i ciechi no è sottointeso!
La fantástica versión jazzera/blusera del grupo SULUTUMANa: [[Traduzione di Google: La fantastica versione jazzera/blusera del gruppo SULUTUMANa:]]
Al mio paese, non è per vantarmi
godo di pessima reputazione
Se resto calmo o sto ad agitarmi
passo comunque per un lazzarone
Ma a nessuno mai punterò il coltello
Vado per la mia strada e son tranquillo
Ma i benpensanti non amano
che qualcuno esca dai loro clichè
A quella gente non piace per niente
chi sale il fiume controcorrente
Tutti parlan male di me
eccetto i muti… il che va da sé
Per celebrare il quattordici luglio
rimango a letto quando mi sveglio
Sento per strada la tromba che squilla
in piazza sento cantare la folla
Ma io non ho voglia di festeggiare
Perché a me non piacciono le fanfare
Ma i conformisti non amano
che uno decida la vita da sé
A quella gente non piace per niente
chi si comporta da pigro insolente
Tutti quanti mi additano,
eccetto i monchi… questo lo so
Se vedo un ladro che fugge veloce
io gli risparmio la forca o la croce
Quell'imbecille del suo giustiziere
opra al mio piede sta per inciampare
Ma che c'è di male? Che c'è di strano?
Di ogni uomo io cerco il lato buono
Ma i perbenisti non vogliono che
giri per strada gente come me
I moralisti non amano quelli che
hanno pietà per i ladri di polli
Tutto il mondo mi inseguirà,
eccetto chi… gambe non ha.
Quale sarà la mia ultima meta
lo sa persino chi non è profeta
Mi appenderanno alla corda migliore
e anche da morto starò a ciondolare
Voglio proprio dirlo a chi non mi ama
Le strade non portano tutte a Roma
Ma i benpensanti non amano che
qualcuno esca dai loro clichè
E fanno a gara a chi spreca più fiato
per dire quello che è giusto o sbagliato
Tutti mi vedranno impiccato,
a parte i ciechi… ma che peccato!
La versión salsera/tropial de Luca Faggella: [[Traduzione di Google: La versione salsa/tropical di Luca Faggella:]]
Al paese si sa com'è
parlan tutti male di me
Che mi muova stia fermo o che
Passo per non si sa che
Non faccio pertanto torto a nessuno
seguo la mia strada di galantuomo
Ma la gente ammodo non ama
che uno segua la propria strada
No la gente ammodo non ama
che uno segua la propria strada
E tutti sparlano di me
a parte i muti...-- va da sé!
Il 2 giugno non mi sveglio
per seguire la parata
carri armati autorità
Troppa folla per la strada
Non faccio pertanto torto a nessuno
se non sto a sentire quei gran tromboni
Ma la gente ammodo non ama
che uno segua la propria strada
No la gente ammodo non ama
che uno segua la propria strada
E tutti indicano me
a parte i monchi...-- va da sé!
Ecco un ladro sfortunato
inseguito da un pulotto:
metto gamba E la gravità
il pulotto cadere fa
Non faccio pertanto torto a nessuno
se lascio scappare un ladro di mele
Ma la gente ammodo non ama
che uno segua la propria strada
No la gente ammodo non ama
che uno segua la propria strada
E tutti inseguiranno me
tranne gli zoppi...-- va da sé!
Non c'è bisogno di Geremia
per sapere la sorte mia
Se trovassero un bel cappio
mi farebbero la festa
Non faccio pertanto torto a nessuno
seguo la mia strada che non va a roma
Ma la gente ammodo non ama
che uno segua la propria strada
No la gente ammodo non ama
che uno segua la propria strada
E tutti li a guardarmi appeso
a parte i ciechi, ben inteso!
La traducción de Beppe Chierici, que se puede leer acá: [[Traduzione di Google: La traduzione di Beppe Chierici, che potete leggere qui:]]
In città sono io il campione
della cattiva reputazione.
Non c'è nulla che io possa fare
passo per uno da evitare.
Eppure io non faccio a nessuno del male
se seguo il cammino che mi è congeniale.
Loro non possono mai tollerare
chi non vuole loro somigliare.
Loro non possono mai tollerare
chi non vuole loro somigliare.
La città parla male di me
ma i mutti no... e c'è il perchè.
Quando è festa nazionale
me ne sto a letto è naturale.
La fanfara che passa di la
non punge la mia curiosità.
Eppure io non faccio a nessuno del male
se non canto in coro l'inno nazzionale.
Non c'è nulla che io possa fare
passo per uno da evitare.
Non c'è nulla che io possa fare
passo per uno da evitare.
Tutti puntano il dito verso oi me
ma i monchi no... e c'è il perchè.
Se un ladruncolo vedo fuggire
ad una guardia che sta per venire.
Faccio lo sgambetto e in verità
quella guardia sul culo cadrà.
Mi domando a chi possa fare del male
se un ladro di mele sfugge al tribunale.
No, non possono mai tollerare
chi non vuole loro somigliare.
No, non possono mai tollerare
chi non vuole loro somigliare.
La città insegue solo me
Gli storpi no... e c'è il perchè.
Non mi è duro profetizzare
a quale sorte mi vogliono votare.
Il dì che trovano la corda per me
non conterò neppure fino a tre.
Eppure io non faccio a nessuno del male
se seguro le strade che non vanno a Roma.
No, non possono mai tollerare
chi non vuole loro somigliare.
No, non possono mai tollerare
chi non vuole loro somigliare.
Tutti me vedranno appeso a un cappio
ma i ciechi no... naturalmente.
La traducción de Walter Giocoso: [[Traduzione di Google: La traduzione di Walter Giocoso:]]
Al villaggio, senza pretesa,
Ho cattiva reputazione;
Che io mi sposti o che resti quieto,
Io passo per un non so che.
Non faccio tuttavia del torto a nessuno,
Seguendo il mio cammino di piccolo individuo;
Ma le brave persone non amano che
Si segua un'altra strada che la loro...
No, le brave persone non amano che
Si segua un'altra strada che la loro...
Tutti sparlano di me,
Salvo i muti, ciò va di se.
Il giorno del quattordici-luglio,
Resto nel mio letto dolorante;
La musica che marcia al passo,
Non mi riguarda.
Non faccio tuttavia del torto ha nessuno,
Non ascoltando la tromba che suona;
Ma le brave persone non amano che
Si segua un'altra strada che la loro...
No, le brave persone non amano che
Si segua un'altra strada che la loro...
Tutti mi puntano il dito,
Salvo i monchi, ciò va di se...
Quando incrocio un ladro sfortunato
Inseguito da un contadino
Io allungo la zampa e, perché nasconderlo,
Il contadino si ritrova per terra.
Non faccio tuttavia del torto a nessuno.
Lasciando fuggire i ladri di mele;
Ma le brave persone non amano che
Si segua un'altra strada che la loro...
No, le brave persone non amano che
Si segua un'altra strada che la loro...
Tutti si dirigono su di me,
Salvo i paralitici, ciò va di se.
Non c'è bisogno di essere Geremia
Per indovinare la sorte che mi è promessa:
Se essi troveranno una corda di loro gusto,
Me la passeranno al collo.
Non faccio tuttavia del torto a nessuno,
Seguendo i le strade che non portano a Roma;
Ma le brave persone non amano che
Si segua un'altra strada che la loro...
No, le brave persone non amano che
Si segua un'altra strada che la loro...
Tutti verranno a vedermi appeso,
Salvo i ciechi, beninteso.
La traducción de un usuario llamado Gio R.: [[Traduzione di Google: La traduzione di un utente denominato Gio R.]]
Al paese, senza pretese, ho una cattiva reputazione
che mi muova o meno, passo per un non so che cosa!
Tuttavia non faccio male a nessuno
seguendo il mio cammino di piccolo buonuomo.
Ma le persone per bene non amano che
si segua un'altra via che loro.
No, le persone per bene non amano che
si segua un'altra via che loro.
Tutti quanti mi maledicono
tranne i muti, quello va da sé.
Il giorno quattordici Luglio
resto a casa nel mio letto soffice.
La musica che marcia al passo,
questo non mi riguarda affatto.
Non faccio tuttavia male a nessuno
non ascoltando il trombettiere che suona.
Ma le persone per bene non amano che
si segua un'altra via che loro.
No, le persone per bene non amano che
si segua un'altra via che loro.
Tutti quanti mi additano
a parte i monchi, questo va da sé.
Quando incrocio una ladro sfortunato
inseguito da un piedipiatti
ci metto la mia gamba e - perché tacerlo? -
il poliziotto si ritrova per terra.
Non faccio tuttavia male a nessuno
se lascio correr via i ladri di mele.
Ma le persone per bene non amano che
si segua un'altra via che loro.
No, le persone per bene non amano che
si segua un'altra via che loro.
Tutti quanti si riversano su di me,
tranne gli zoppi, ciò va da sé.
Non c'è bisogno d'esser Geremia
per sapere la sorte che mi toccherà:
se trovano una corda di lor gradimento
me la passeranno attorno al collo.
Eppure non faccio male a nessuno
seguendo le strade che non portano a Roma.
Ma le persone per bene non amano che
si segua un'altra via che loro.
No, le persone per bene non amano che
si segua un'altra via che loro.
Tutti quanti verranno a vedermi impiccato
a parte, beninteso, i ciechi!
Y la versión en dialecto milanés de Nanni Svampa llamada El Disgrazià: [[Traduzione di Google: E la versione del dialetto Milanese di Nanni Svampa: El Disgrazià:]]
De la que por desgracias del exceso de copyright no pude encontrar ninguna letra disponible en la web... Disculpen. [[Traduzione di Google: Che per le disgrazie del eccesso superamento del diritto d'autore non poteva riuscivo a trovare qualsiasi lettera disponibili sul web... Scusi.]]
martes, 29 de enero de 2013
sábado, 12 de enero de 2013
La Mauvaise Réputation / A Má Reputação - George Brassens
O que é cultura? Existe uma cultura universal? Os dicionários de qualquer língua definem "cultura" como: um conjunto de modos de vida, costumes, conhecimentos, faculdades, experiências, treinamentos, crenças, comportamentos, atitudes, valores, objetivos, práticas e qualidades dos humanos em determinado lugar, momento e situação social que pode ser transmitida a outros.
Então, a letra de uma música que apresenta um modo de vida, descreve uma experiencia, mostra certos valores sociais e expõe certas qualidades humanas; se além disso essa letra dessa música é traduzida a mais de 5 línguas... acredito que sim qualifica como expoente de cultura universal.
Uma das maravilhas duma ferramenta de comunicação como a Internet é a possibilidade de transmitir cultura para outros lugares, para pessoas que vivem outras realidades cotidianas e têm outras crenças.
Eu decidi que adicionar mais uma tradução para esta música que já é um perfeito exemplo de cultura universal era irrelevante e um desperdício da ferramenta transmissora de cultura que pode ser a Internet. Em vez disso, tive uma ideia que pode ser muito mais "cultural": recopilar todas as diferentes versões nas muitas línguas que existem.
Para começar, vamos para a origem. O começo é uma simples música de pouquinho mais de 2 minutos, escrita pelo menestrel, filósofo, intérprete, poeta, cantor e compositor, anarquista e "mundólogo" da cultura universal: George Brassens, faz 60 anos em novembro de 1952.
Esta pequena música tem 4 estrofes com rima assonante e um estribilho onde a última frase muda e expressa um certo senso do humor negríssimo como o tabaco que fumava seu autor. Suficiente para entregar uma mensagem anticonformista, antifatalista e contra a pena de morte que pode impulsar o mundo todo... mas também uma clara mensagem antimilitarista e anticlerical que pode entender o mundo todo.
Uma música muito expressiva que reclama contra todos os convencionalismos e as etiquetas, que poderia ser catalogada como revolucionaria - motivo pelo qual foi proibida durante alguns governos/tempos de limitações fortes e mentalidades limitadas - se não fosse tão progressiva e visceral de destacar as qualidades individuais que diferenciam a cada pessoa única e exclusiva... já disse, é um exemplo claríssimo de Cultura Universal.
O nome da música já a descreve por completo: La Mauvaise Réputation.
Traduzida para o português como: A Má Reputação.
Nesta tarefa de recopilação achei que tem 3 versões em português desta música.
A primeira é uma simples tradução:
Na aldeia, sem pretensão,
Eu tinha uma má reputação.
Seja lá o que faça
Passo por um não-sei-o-que!
Mas não faço mal a ninguém
Seguindo meu caminho de bom homem.
Mas as boas pessoas não gostam que
Se siga um caminho distinto deles,
Mas as boas pessoas não gostam que
Se siga um caminho distinto deles,
Todos me maldizem,
Exceto os mudos, é óbvio.
Dia quatorze de julho
Eu fico na minha caminha,
A música que marca o passo,
Em nada isso me atrai.
Mas não faço mal a ninguém,
Não escutando o clarão que soa.
Mas as boas pessoas não gostam que
Se siga um caminho distinto deles,
Mas as boas pessoas não gostam que
Se siga um caminho distinto deles,
Todo o mundo me mostra o dedo
Exceto os manetas, é óbvio.
Quando cruzo com um ladrão desgraçado,
Perseguido por um proprietário;
Eu coloca a perna e calá-lo por quê,
O proprietário se encontra no chão
Mas não faço mal a ninguém,
Deixando correr os ladrões de maçã.
Mas as boas pessoas não gostam que
Se siga um caminho distinto deles,
Mas as boas pessoas não gostam que
Se siga um caminho distinto deles,
Todo o mundo se joga para o meu lado,
Exceto os cochos, é óbvio.
Não preciso ser Jeremias,
Para adivinhas o destino que me espera,
Se acham uma corda ao seu gosto,
Eles colocaram no meu pescoço,
Mas não faço mal a ninguém,
Seguindo os caminhos que não levam a Roma,
Mas as boas pessoas não gostam que
Se siga um caminho distinto deles,
Mas as boas pessoas não gostam que
Se siga um caminho distinto deles,
Todo mundo virá me ver pendurado,
Exceto os cegos, bem entendido.
A versão de Luís Cília do álbum Marginal de 1981:
Com a letra completa e o arquivo para ouvir no seu site oficial:
Nesta aldeia sem pretensão
Eu tenho má reputação.
Maltrapilho ou engravatado
acham que sou mal comportado.
Porém eu não faço nem mal nem bem
nesta minha vida de zé-ninguém.
Mas que vida mais triste tenho
querendo viver fora do rebanho.
Mas que vida mais triste tenho
querendo viver fora do rebanho.
Sou insultado por toda a gente,
menos p'los mudos - é evidente.
Quando há festa nacional
fico na cama, isso é fatal.
Porque a música militar
nunca me fará levantar.
Porém não me sinto nada culpado
por não gostar de me ver fardado.
Mas os outros não gostam que eu
siga um caminho sem ser o seu.
Mas os outros não gostam que eu
siga um caminho sem ser o seu.
De dedo em riste todos me acusam
salvo os manetas - porque o não usam.
Quando vejo um ladrão sem sorte
fugir dum chui que é bem mais forte,
Meto o pé e com uma rasteira
lá vai o chui pela ribanceira.
Nenhum mal eu faço a quem bem come
deixando escapar um ladrão com fome.
Mas na Guarda Nacional,
não acham isto natural.
Mas na Guarda Nacional,
não acham isto natural.
Todos correm atrás de mim
menos os-coxos - seria o fim.
Nunca na vida fui profeta
mas sei o fim que se projecta.
Vão-me atar a corda ao pescoço
P'ra me lançarem a um poço.
Porque me fecham nesta redoma?
por o meu caminho não ir dar a Roma.
Mas que vida mais triste tenho
só por viver fora do rebanho.
Mas que vida mais triste tenho
só por viver fora do rebanho.
Todos verão o meu funeral
menos os cegos - é natural.
A versão de Bia Krieger do álbum Coeur Vagabond de 2006:
Com o arquivo para ouvir no seu site oficial:
No meu bairro, sem pretensão
Tenho horrível reputação
Todos gritam quando eu me calo
E se escandalizam quando falo
E eu que não pensava que era pecado
Evitar a trilha onde anda o gado.
Mas a gente detesta quem
Não segue as ordens de ninguém
Essa gente detesta quem
Não segue as ordens de ninguém.
Todos me chamam de indecente
Tirando os mudos... Naturalmente
Quando enterram o presidente
Fico na minha cama quente
Que me importa se o rei morreu
Viva o palhaço e viva eu!
E eu que não pensava que era pecado
Ser indiferente a um engravatado.
Mas a gente detesta quem
Não segue as ordens de ninguém
Essa gente detesta quem
Não segue as ordens de ninguém
Todos apontam pro indecente
Fora os manetas... Naturalmente
Se um garoto rouba um melão
E um rico grita "Pega ladrão"!
Não resisto e passo rasteira
E olha o doutor lambendo poeira!
E eu que não pensava que era pecado
Ajudar o menor abandonado.
Mas a gente detesta quem
Não segue as ordens de ninguém
Essa gente detesta quem
Não segue as ordens de ninguém
Todos perseguem o indecente
Fora os pernetas... Naturalmente
Não preciso um mago Merlim
Pra saber qual será meu fim.
No meu bairro à noite se escuta
"Lincha, lincha o filho da mãe!"
E eu que não pensava que era indecência
Seguir o caminho da consciência.
Mas a gente detesta quem
Não segue as ordens de ninguém
Essa gente detesta quem
Não segue as ordens de ninguém
Todos verão meu funeral
Tirando os cegos... É natural!
Então, a letra de uma música que apresenta um modo de vida, descreve uma experiencia, mostra certos valores sociais e expõe certas qualidades humanas; se além disso essa letra dessa música é traduzida a mais de 5 línguas... acredito que sim qualifica como expoente de cultura universal.
Uma das maravilhas duma ferramenta de comunicação como a Internet é a possibilidade de transmitir cultura para outros lugares, para pessoas que vivem outras realidades cotidianas e têm outras crenças.
Eu decidi que adicionar mais uma tradução para esta música que já é um perfeito exemplo de cultura universal era irrelevante e um desperdício da ferramenta transmissora de cultura que pode ser a Internet. Em vez disso, tive uma ideia que pode ser muito mais "cultural": recopilar todas as diferentes versões nas muitas línguas que existem.
Para começar, vamos para a origem. O começo é uma simples música de pouquinho mais de 2 minutos, escrita pelo menestrel, filósofo, intérprete, poeta, cantor e compositor, anarquista e "mundólogo" da cultura universal: George Brassens, faz 60 anos em novembro de 1952.
Esta pequena música tem 4 estrofes com rima assonante e um estribilho onde a última frase muda e expressa um certo senso do humor negríssimo como o tabaco que fumava seu autor. Suficiente para entregar uma mensagem anticonformista, antifatalista e contra a pena de morte que pode impulsar o mundo todo... mas também uma clara mensagem antimilitarista e anticlerical que pode entender o mundo todo.
Uma música muito expressiva que reclama contra todos os convencionalismos e as etiquetas, que poderia ser catalogada como revolucionaria - motivo pelo qual foi proibida durante alguns governos/tempos de limitações fortes e mentalidades limitadas - se não fosse tão progressiva e visceral de destacar as qualidades individuais que diferenciam a cada pessoa única e exclusiva... já disse, é um exemplo claríssimo de Cultura Universal.
O nome da música já a descreve por completo: La Mauvaise Réputation.
Traduzida para o português como: A Má Reputação.
Nesta tarefa de recopilação achei que tem 3 versões em português desta música.
A primeira é uma simples tradução:
Na aldeia, sem pretensão,
Eu tinha uma má reputação.
Seja lá o que faça
Passo por um não-sei-o-que!
Mas não faço mal a ninguém
Seguindo meu caminho de bom homem.
Mas as boas pessoas não gostam que
Se siga um caminho distinto deles,
Mas as boas pessoas não gostam que
Se siga um caminho distinto deles,
Todos me maldizem,
Exceto os mudos, é óbvio.
Dia quatorze de julho
Eu fico na minha caminha,
A música que marca o passo,
Em nada isso me atrai.
Mas não faço mal a ninguém,
Não escutando o clarão que soa.
Mas as boas pessoas não gostam que
Se siga um caminho distinto deles,
Mas as boas pessoas não gostam que
Se siga um caminho distinto deles,
Todo o mundo me mostra o dedo
Exceto os manetas, é óbvio.
Quando cruzo com um ladrão desgraçado,
Perseguido por um proprietário;
Eu coloca a perna e calá-lo por quê,
O proprietário se encontra no chão
Mas não faço mal a ninguém,
Deixando correr os ladrões de maçã.
Mas as boas pessoas não gostam que
Se siga um caminho distinto deles,
Mas as boas pessoas não gostam que
Se siga um caminho distinto deles,
Todo o mundo se joga para o meu lado,
Exceto os cochos, é óbvio.
Não preciso ser Jeremias,
Para adivinhas o destino que me espera,
Se acham uma corda ao seu gosto,
Eles colocaram no meu pescoço,
Mas não faço mal a ninguém,
Seguindo os caminhos que não levam a Roma,
Mas as boas pessoas não gostam que
Se siga um caminho distinto deles,
Mas as boas pessoas não gostam que
Se siga um caminho distinto deles,
Todo mundo virá me ver pendurado,
Exceto os cegos, bem entendido.
A versão de Luís Cília do álbum Marginal de 1981:
Com a letra completa e o arquivo para ouvir no seu site oficial:
Nesta aldeia sem pretensão
Eu tenho má reputação.
Maltrapilho ou engravatado
acham que sou mal comportado.
Porém eu não faço nem mal nem bem
nesta minha vida de zé-ninguém.
Mas que vida mais triste tenho
querendo viver fora do rebanho.
Mas que vida mais triste tenho
querendo viver fora do rebanho.
Sou insultado por toda a gente,
menos p'los mudos - é evidente.
Quando há festa nacional
fico na cama, isso é fatal.
Porque a música militar
nunca me fará levantar.
Porém não me sinto nada culpado
por não gostar de me ver fardado.
Mas os outros não gostam que eu
siga um caminho sem ser o seu.
Mas os outros não gostam que eu
siga um caminho sem ser o seu.
De dedo em riste todos me acusam
salvo os manetas - porque o não usam.
Quando vejo um ladrão sem sorte
fugir dum chui que é bem mais forte,
Meto o pé e com uma rasteira
lá vai o chui pela ribanceira.
Nenhum mal eu faço a quem bem come
deixando escapar um ladrão com fome.
Mas na Guarda Nacional,
não acham isto natural.
Mas na Guarda Nacional,
não acham isto natural.
Todos correm atrás de mim
menos os-coxos - seria o fim.
Nunca na vida fui profeta
mas sei o fim que se projecta.
Vão-me atar a corda ao pescoço
P'ra me lançarem a um poço.
Porque me fecham nesta redoma?
por o meu caminho não ir dar a Roma.
Mas que vida mais triste tenho
só por viver fora do rebanho.
Mas que vida mais triste tenho
só por viver fora do rebanho.
Todos verão o meu funeral
menos os cegos - é natural.
A versão de Bia Krieger do álbum Coeur Vagabond de 2006:
Com o arquivo para ouvir no seu site oficial:
No meu bairro, sem pretensão
Tenho horrível reputação
Todos gritam quando eu me calo
E se escandalizam quando falo
E eu que não pensava que era pecado
Evitar a trilha onde anda o gado.
Mas a gente detesta quem
Não segue as ordens de ninguém
Essa gente detesta quem
Não segue as ordens de ninguém.
Todos me chamam de indecente
Tirando os mudos... Naturalmente
Quando enterram o presidente
Fico na minha cama quente
Que me importa se o rei morreu
Viva o palhaço e viva eu!
E eu que não pensava que era pecado
Ser indiferente a um engravatado.
Mas a gente detesta quem
Não segue as ordens de ninguém
Essa gente detesta quem
Não segue as ordens de ninguém
Todos apontam pro indecente
Fora os manetas... Naturalmente
Se um garoto rouba um melão
E um rico grita "Pega ladrão"!
Não resisto e passo rasteira
E olha o doutor lambendo poeira!
E eu que não pensava que era pecado
Ajudar o menor abandonado.
Mas a gente detesta quem
Não segue as ordens de ninguém
Essa gente detesta quem
Não segue as ordens de ninguém
Todos perseguem o indecente
Fora os pernetas... Naturalmente
Não preciso um mago Merlim
Pra saber qual será meu fim.
No meu bairro à noite se escuta
"Lincha, lincha o filho da mãe!"
E eu que não pensava que era indecência
Seguir o caminho da consciência.
Mas a gente detesta quem
Não segue as ordens de ninguém
Essa gente detesta quem
Não segue as ordens de ninguém
Todos verão meu funeral
Tirando os cegos... É natural!
martes, 8 de enero de 2013
La Mauvaise Réputation / Bad Reputation - George Brassens
What is culture? Is there any universal culture? Dictionaries in any language define "culture" as: a set of lifestyles, habits, knowledge, abilities, experiences, training, beliefs, behaviors, attitudes, values, aims, practices and qualities of humans in certain place, moment and social situation that can be sent to others.
So, a song lyric that depicts a way of life, describes an experience, shows some social values and expounds some human qualities; if also the lyric of that song is translated to more than five languages... I think that qualify as an example of universal culture.
A marvelous thing about a communication tool such as the Internet is the possibility to transmit culture to other places, to people living other daily realities and has other beliefs.
I decided that adding one more translation to this song that is already a perfect example of universal culture, was irrelevant and a waste of the transmission tool that the Internet could be. Instead, I came to a much more "cultural" idea: to compile all the different versions in the many languages that exist.
To start, let's go to the beginning. It's a simple song that last a little more of 2 minutes, wrote by a folk singer, philosopher, interpreter, poet, singer-songwriter, anarchist and "worldlogist" of the universal culture: George Brassens, 60 years ago in November of 1952.
This little song, has 4 verses with assonant rhyme and a chorus that express some humor as black as the tobacco smoked by its author. Enough to deliver a message anti-conformist, anti-fatalist and against the death penalty that can propel the whole world... But also a clear message antimilitarist and anticlerical that can understand the whole world.
A very expressive song that repudiates all the conventions and the tags, and that could be labelled as revolutionary - caused its banning during some governments/times of strong limitations and limited minds - if not such progressive and visceral to enhance our individual qualities that make each one of us different a unique and unrepeatable person... I already said it, it's a very crystal-clear example of Universal Culture.
The song's name portrays it wholly: La Mauvaise Réputation.
Translated to English as: Bad Reputation.
In this task of compilation I found 6 English versions of this song.
First a simple basic translation from the original in French:
In my village, without pretention,
I have a bad reputation,
Whatever I do or what I do not,
I'm taken for -- I don't know what!
Yet I'm not hurting anyone
By going my own way.
But good people don't much like
Those who tread a different path,
No, good people don't much like
Those who take a different path,
Everyone speaks ill of me
Except the mutes, of course.
On the fourteenth of July,
I stay in my cozy bed.
All that marching music
Is nothing to do with me.
But I'm not doing anyone any harm,
By not listening to the sounding bugle.
But good people don't much like
Those who tread a different path,
No, good people don't much like
Those who take a different path,
Everyone points their finger at me
Except the no-armed, of course.
When I see an unlucky thief
Running away from some dirty farmer;
I kick out and, fair enough to say,
The farmer is flat on the ground
But I'm not hurting anyone,
By letting apple scrumpers go.
But good people don't much like
Those who tread a different path,
No, good people don't much like
Those who take a different path,
Everyone chases after me
Except the no-legged, of course
There's no need to be Jeremiah
To foretell what will happen to me,
If they find a rope they like
They will hang me properly,
Yet I'm not hurting anyone
By following roads that don't lead to Rome.
But good people don't much like
Those who tread a different path,
No, good people don't much like
Those who take a different path,
Everyone will come and see me hanged
Except the blind, of course!
Then another simple translation, without any metric with the music:
In the village, without pretention
I have a bad reputation
Whether I struggle or I stay quiet
I'm taken for an I-don't-know-what.
Yet, I don't hurt anybody
Following my path of a simple little man.
But the good people don't like that
You follow another path than they.
No, the good people don't like that
You follow another path than they.
Everybody says bad things about me,
except for the mutes, that goes without saying.
The day of July 14 (Bastille Day)
I stay at my cushy bed.
The music which marches in step
it doesn't concern me.
Yet, I don't hurt anybody
by not listening to the bugle that blows.
But the good people don't like that
You follow another path than they.
No, the good people don't like that
You follow another path than they.
Everybody points a finger at me,
except those with no hands, that goes without saying.
When I come across an unlucky thief
pursued by a hillbilly farmer
I kick my foot and why be quiet about it,
the hillbilly falls on the ground.
Yet, I don't hurt anybody
by letting apple thieves run away.
But the good people don't like that
You follow another path than they.
No, the good people don't like that
You follow another path than they.
Everybody pounces on me
Except those with no legs, that goes without saying.
Without need of being Jeremiah
To guess the fate which is promosed me.
If they find a rope they like
they will throw it around my neck.
Yet, I don't hurt anybody
by following the roads which don't lead to Rome.
But the good people don't like that
You follow another path than they.
No, the good people don't like that
You follow another path than they.
Everybody will come to see me hanged
except for the blind, of course.
Other simple translation from David Barfield website that has translated more than 50 Brassens songs:
La mauvaise réputation - Video Lyrics Translation:
In the village, without pretention,
I have a bad reputation.
Whether I make an effort or whether I keep quiet
I am regarded as a I don’t know what.
Yet I don’t do harm to anyone
Going on my own sweet way.
But the good folk don’t like that
You follow another way than them.
No the good folk don’t like that
You follow another way than them.
Every-one speaks ill of me
Except for the dumb, that goes without saying.
On the day of the 14th of July
I keep to my cosy bed.
The marching music
That doesn’t concern me.
Yet I don’t do harm to anyone
By not listening to the bugle that sounds.
But the good folk don’t like that
You follow another way than them.
No the good folk don’t like that
You follow another way than them.
Everyone points at me
Except for those without arms, that goes without saying.
When I run into an unlucky thief
Chased by cultural chap.
I stick out my foot and why keep it quiet,
The cultural chap finds himself on the ground.
Yet I don’t do harm to anyone
By letting apple thieves have a run.
But the good folk don’t like that
You follow another way than them.
No the good folk don’t like that
You follow another way than them.
Everybody pounces on me
Except for those without legs, that goes without saying.
No need to be a Jeremiah
To guess the fate that awaits me.
If they find a rope to their liking,
They will put it around my neck.
Yet I don’t do harm to anyone
By following the paths that don’t lead to Rome.
But the good folk don’t like that
You follow another way than them.
No the good folk don’t like that
You follow another way than them.
Everybody will come to see me hanged
Except for the blind, of course.
The country-folk version of Joe Flood:
You can read the lyrics and listen the whole album, here.
In this small town it's safe to say
My reputation's here to stay
If I do or don't it's all the same
No harm is done to my bad name
I don't do a thing to get people riled
'Cept go along my way like a carefree child
But those good fine folks who never stray
Hate to see you go your own way
Those good fine folks who never stray
Hate to see you go your own way
And everybody curses me
Except the mutes... Obviously
Fourth of July, Memorial Day
At home in bed is where I stay
That music in step, hup, two, three
Has got nothing to do with me
I don't do a thing to hurt one or all
Choosing not to answer the bugle's call
But those good fine folks who never stray
Hate to see you go your own way
Those good fine folks who never stray
Hate to see you go your own way
And everybody points at me
'Cept th' amputees... Obviously
I cross paths with some apple thief
Chased by some clown giving him grief
I stick my foot out just enough
That clown falls down and hushes up
I don't do a thing to hurt anyone
Letting some poor thief and his apples run
But those good fine folks who never stray
Hate to see you go your own way
Those good fine folks who never stray
Hate to see you go your own way
And everybody jumps on me
Except the lame... Obviously
No need to look for prophecies
I know the fate that's promised me
Find them a rope to suit their taste
They'll string me up no time to waste
I don't pose a threat to your house and home
Just because my road doesn't lead to Rome
But those good fine folks who never stray
Hate to see you go your own way
Those good fine folks who never stray
Hate to see you go your own way
They'll all come see me hanged for good
Except the blind... That's understood!
The version of William Hinshaw and Didier Agid:
'Round here, with no exaggeration
I have a bad reputation.
Stayin’ dum’ or trying my best
They’d just want me under arrest
Ain't doing no harm, not picking a bone
Going round in my own way all alone.
But those folks they sure don’t like me
Follow a different path, you see.
No, those folks they sure don’t like me
Follow a different path, you see.
They slander me most every day,
Except the mutes needless to say!
When the Fourth Day comes in July,
Inside'n my cosy bed I lie
The music that struts by in time
I disregard, it isn’t mine.
Ain't doing no harm, not picking a bone
With my disrespect towards the clarion sound.
But those folks they sure don’t like me
Follow a different path, you see.
No, those folks they sure don’t like me
Follow a different path, you see.
Everyone points a finger my way,
Except the handless, needless to say!
When a luckless thief does me pass
With a redneck on his ass,
I stick out a foot. Is it a sin,
The redneck plows the earth with his chin?
Ain't doing no harm, not picking a bone
Givin’ a hand to poor apple thieves on the run.
But those folks they sure don’t like me
Follow a different path, you see.
No, those folks they sure don’t like me
Follow a different path, you see.
All these types hurl themselves my way
Except the legless, needless to say!
No need to be Jeremiah
To divine the fate for this pariah
If they find a rope to suit their taste
They’ll pass it ‘round my neck with haste.
Ain't doing no harm, not picking a bone
Wandering on roads far away from old Rome.
But those folks they sure don’t like me
Follow a different path, you see.
No, those folks they sure don’t like me
Follow a different path, you see.
They’ll see me sway from a dogwood,
Except the blind, well understood!
And finally the partial lyrics of Pierre de Gaillande's jazz version. This is because he doesn't provide the lyrics for free, to get the lyrics you need to buy the entire album... marvelous, isn't it?
You can listen online another part of the song here:
In my corner of the nation
I have a bad reputation
Whether I speak or I shut up
they treat me like a you know what.
Yet, I do no damage to anyone
following the road of the simple son.
But good folks don't appreciate
someone whose path may deviate.
No, good folks don't appreciate
someone whose path may deviate.
Everyone likes to curse at me
except the mutes, obviously.
The morning of Independence day
My cushy bed is where I lay
The music of the marching band
Doesn't impress me not worth a damn
Yet I mean no one any harm at all
When I shut my ears to the bugle call
But good folks don't appreciate
someone whose path may deviate.
No, good folks don't appreciate
someone whose path may deviate.
They point the finger right at me
except, of course, the amputees.
But good folks don't appreciate
someone whose path may deviate.
No, good folks don't appreciate
someone whose path may deviate.
The world will watch my hanging day
except the blind, or so they say.
--------********~~~~~~~~
Added on Thursday January 17th, 2013:
A verse of The Impossible Dream says: “To right ... the unrightable wrong ...”
Well, in the official Facebook page of BAD REPUTATION - Pierre de Gaillande sings Brassens I asked where could I find the lyrics and get a very kind reply. And also I get the full lyrics.
So, to mend myself for what I said above, here I post everything.
BAD REPUTATION - Pierre de Gaillande sings Brassens BAD REPUTATION / La Mauvaise Reputation
(original lyrics by Georges Brassens, translated by Pierre de Gaillande)
In my corner of the nation
I have a bad reputation
Whether I speak or I shut up
They treat me like a you-know-what.
Yet I do no damage to anyone
Following the road of the simpleton.
But good folks don’t appreciate
Someone whose path may deviate
No good folks don’t appreciate
Someone whose path may deviate
Everyone likes to curse at me...
Except the mutes, obviously.
The morning of Independence Day
My cozy bed is where I lay
The music of the marching bands
Doesn’t impress me worth a damn.
Yet I mean no one any harm at all
When I shut my ears to the bugle call.
But good folks don’t appreciate
Someone whose path may deviate
No good folks don’t appreciate
Someone whose path may deviate.
They point the finger right at me...
Except of course, the amputees
When I cross a thief on the run
Chased by angry Farmer John
I stick my foot out as they pass
And Farmer John lands on his ass.
Yet it’s not my wish to cause any grief
By championing the cause of the petty thief.
But good folks don’t appreciate
Someone whose path may deviate
No good folks don’t appreciate
Someone whose path may deviate.
The mob will chase me with their flames...
Except of course for all the lame
No need to be Jeremy
To see where my story leads
If they find a suitable rope
They will slip it around my throat.
Yet I do no damage to beast or man
When I shun the paths to the Vatican.
But good folks don’t appreciate
Someone whose path may deviate
No good folks don’t appreciate
Someone whose path may deviate.
The world will watch my hanging day...
Except the blind, or so they say
I must say that these lyrics are like a silk glove to the song, it fits perfectly with the spirit of Brassens, with the metric of the music and with the meaning of the words.
Well done Pierre de Gaillande... and bravo to his father too!!
THANKS A LOT!! Now all the versions I found on the web are in equal and everybody can enjoy all the lyrics complete. Like the Opus song says:
“When everyone gives everything
And every Song everybody sings
Then it's life.”
And to complete the great findings, I found this online player to hear almost the entire song in high quality. And then, buy it online in several formats to choose.
--------********~~~~~~~~
• Added on Tuesday February 5th, 2013:
It seems that this search will become in an ongoing project, with regular updates from time to time...
I found another English version!
Made by the hard rock band Slaughter.
Yet, I couldn't find any lyrics, and just one place to hear it online.
Anyone feels like to help by posting the lyrics?
So, a song lyric that depicts a way of life, describes an experience, shows some social values and expounds some human qualities; if also the lyric of that song is translated to more than five languages... I think that qualify as an example of universal culture.
A marvelous thing about a communication tool such as the Internet is the possibility to transmit culture to other places, to people living other daily realities and has other beliefs.
I decided that adding one more translation to this song that is already a perfect example of universal culture, was irrelevant and a waste of the transmission tool that the Internet could be. Instead, I came to a much more "cultural" idea: to compile all the different versions in the many languages that exist.
To start, let's go to the beginning. It's a simple song that last a little more of 2 minutes, wrote by a folk singer, philosopher, interpreter, poet, singer-songwriter, anarchist and "worldlogist" of the universal culture: George Brassens, 60 years ago in November of 1952.
This little song, has 4 verses with assonant rhyme and a chorus that express some humor as black as the tobacco smoked by its author. Enough to deliver a message anti-conformist, anti-fatalist and against the death penalty that can propel the whole world... But also a clear message antimilitarist and anticlerical that can understand the whole world.
A very expressive song that repudiates all the conventions and the tags, and that could be labelled as revolutionary - caused its banning during some governments/times of strong limitations and limited minds - if not such progressive and visceral to enhance our individual qualities that make each one of us different a unique and unrepeatable person... I already said it, it's a very crystal-clear example of Universal Culture.
The song's name portrays it wholly: La Mauvaise Réputation.
Translated to English as: Bad Reputation.
In this task of compilation I found 6 English versions of this song.
First a simple basic translation from the original in French:
In my village, without pretention,
I have a bad reputation,
Whatever I do or what I do not,
I'm taken for -- I don't know what!
Yet I'm not hurting anyone
By going my own way.
But good people don't much like
Those who tread a different path,
No, good people don't much like
Those who take a different path,
Everyone speaks ill of me
Except the mutes, of course.
On the fourteenth of July,
I stay in my cozy bed.
All that marching music
Is nothing to do with me.
But I'm not doing anyone any harm,
By not listening to the sounding bugle.
But good people don't much like
Those who tread a different path,
No, good people don't much like
Those who take a different path,
Everyone points their finger at me
Except the no-armed, of course.
When I see an unlucky thief
Running away from some dirty farmer;
I kick out and, fair enough to say,
The farmer is flat on the ground
But I'm not hurting anyone,
By letting apple scrumpers go.
But good people don't much like
Those who tread a different path,
No, good people don't much like
Those who take a different path,
Everyone chases after me
Except the no-legged, of course
There's no need to be Jeremiah
To foretell what will happen to me,
If they find a rope they like
They will hang me properly,
Yet I'm not hurting anyone
By following roads that don't lead to Rome.
But good people don't much like
Those who tread a different path,
No, good people don't much like
Those who take a different path,
Everyone will come and see me hanged
Except the blind, of course!
Then another simple translation, without any metric with the music:
In the village, without pretention
I have a bad reputation
Whether I struggle or I stay quiet
I'm taken for an I-don't-know-what.
Yet, I don't hurt anybody
Following my path of a simple little man.
But the good people don't like that
You follow another path than they.
No, the good people don't like that
You follow another path than they.
Everybody says bad things about me,
except for the mutes, that goes without saying.
The day of July 14 (Bastille Day)
I stay at my cushy bed.
The music which marches in step
it doesn't concern me.
Yet, I don't hurt anybody
by not listening to the bugle that blows.
But the good people don't like that
You follow another path than they.
No, the good people don't like that
You follow another path than they.
Everybody points a finger at me,
except those with no hands, that goes without saying.
When I come across an unlucky thief
pursued by a hillbilly farmer
I kick my foot and why be quiet about it,
the hillbilly falls on the ground.
Yet, I don't hurt anybody
by letting apple thieves run away.
But the good people don't like that
You follow another path than they.
No, the good people don't like that
You follow another path than they.
Everybody pounces on me
Except those with no legs, that goes without saying.
Without need of being Jeremiah
To guess the fate which is promosed me.
If they find a rope they like
they will throw it around my neck.
Yet, I don't hurt anybody
by following the roads which don't lead to Rome.
But the good people don't like that
You follow another path than they.
No, the good people don't like that
You follow another path than they.
Everybody will come to see me hanged
except for the blind, of course.
Other simple translation from David Barfield website that has translated more than 50 Brassens songs:
La mauvaise réputation - Video Lyrics Translation:
In the village, without pretention,
I have a bad reputation.
Whether I make an effort or whether I keep quiet
I am regarded as a I don’t know what.
Yet I don’t do harm to anyone
Going on my own sweet way.
But the good folk don’t like that
You follow another way than them.
No the good folk don’t like that
You follow another way than them.
Every-one speaks ill of me
Except for the dumb, that goes without saying.
On the day of the 14th of July
I keep to my cosy bed.
The marching music
That doesn’t concern me.
Yet I don’t do harm to anyone
By not listening to the bugle that sounds.
But the good folk don’t like that
You follow another way than them.
No the good folk don’t like that
You follow another way than them.
Everyone points at me
Except for those without arms, that goes without saying.
When I run into an unlucky thief
Chased by cultural chap.
I stick out my foot and why keep it quiet,
The cultural chap finds himself on the ground.
Yet I don’t do harm to anyone
By letting apple thieves have a run.
But the good folk don’t like that
You follow another way than them.
No the good folk don’t like that
You follow another way than them.
Everybody pounces on me
Except for those without legs, that goes without saying.
No need to be a Jeremiah
To guess the fate that awaits me.
If they find a rope to their liking,
They will put it around my neck.
Yet I don’t do harm to anyone
By following the paths that don’t lead to Rome.
But the good folk don’t like that
You follow another way than them.
No the good folk don’t like that
You follow another way than them.
Everybody will come to see me hanged
Except for the blind, of course.
The country-folk version of Joe Flood:
You can read the lyrics and listen the whole album, here.
In this small town it's safe to say
My reputation's here to stay
If I do or don't it's all the same
No harm is done to my bad name
I don't do a thing to get people riled
'Cept go along my way like a carefree child
But those good fine folks who never stray
Hate to see you go your own way
Those good fine folks who never stray
Hate to see you go your own way
And everybody curses me
Except the mutes... Obviously
Fourth of July, Memorial Day
At home in bed is where I stay
That music in step, hup, two, three
Has got nothing to do with me
I don't do a thing to hurt one or all
Choosing not to answer the bugle's call
But those good fine folks who never stray
Hate to see you go your own way
Those good fine folks who never stray
Hate to see you go your own way
And everybody points at me
'Cept th' amputees... Obviously
I cross paths with some apple thief
Chased by some clown giving him grief
I stick my foot out just enough
That clown falls down and hushes up
I don't do a thing to hurt anyone
Letting some poor thief and his apples run
But those good fine folks who never stray
Hate to see you go your own way
Those good fine folks who never stray
Hate to see you go your own way
And everybody jumps on me
Except the lame... Obviously
No need to look for prophecies
I know the fate that's promised me
Find them a rope to suit their taste
They'll string me up no time to waste
I don't pose a threat to your house and home
Just because my road doesn't lead to Rome
But those good fine folks who never stray
Hate to see you go your own way
Those good fine folks who never stray
Hate to see you go your own way
They'll all come see me hanged for good
Except the blind... That's understood!
The version of William Hinshaw and Didier Agid:
'Round here, with no exaggeration
I have a bad reputation.
Stayin’ dum’ or trying my best
They’d just want me under arrest
Ain't doing no harm, not picking a bone
Going round in my own way all alone.
But those folks they sure don’t like me
Follow a different path, you see.
No, those folks they sure don’t like me
Follow a different path, you see.
They slander me most every day,
Except the mutes needless to say!
When the Fourth Day comes in July,
Inside'n my cosy bed I lie
The music that struts by in time
I disregard, it isn’t mine.
Ain't doing no harm, not picking a bone
With my disrespect towards the clarion sound.
But those folks they sure don’t like me
Follow a different path, you see.
No, those folks they sure don’t like me
Follow a different path, you see.
Everyone points a finger my way,
Except the handless, needless to say!
When a luckless thief does me pass
With a redneck on his ass,
I stick out a foot. Is it a sin,
The redneck plows the earth with his chin?
Ain't doing no harm, not picking a bone
Givin’ a hand to poor apple thieves on the run.
But those folks they sure don’t like me
Follow a different path, you see.
No, those folks they sure don’t like me
Follow a different path, you see.
All these types hurl themselves my way
Except the legless, needless to say!
No need to be Jeremiah
To divine the fate for this pariah
If they find a rope to suit their taste
They’ll pass it ‘round my neck with haste.
Ain't doing no harm, not picking a bone
Wandering on roads far away from old Rome.
But those folks they sure don’t like me
Follow a different path, you see.
No, those folks they sure don’t like me
Follow a different path, you see.
They’ll see me sway from a dogwood,
Except the blind, well understood!
And finally the partial lyrics of Pierre de Gaillande's jazz version. This is because he doesn't provide the lyrics for free, to get the lyrics you need to buy the entire album... marvelous, isn't it?
You can listen online another part of the song here:
In my corner of the nation
I have a bad reputation
Whether I speak or I shut up
they treat me like a you know what.
Yet, I do no damage to anyone
following the road of the simple son.
But good folks don't appreciate
someone whose path may deviate.
No, good folks don't appreciate
someone whose path may deviate.
Everyone likes to curse at me
except the mutes, obviously.
The morning of Independence day
My cushy bed is where I lay
The music of the marching band
Doesn't impress me not worth a damn
Yet I mean no one any harm at all
When I shut my ears to the bugle call
But good folks don't appreciate
someone whose path may deviate.
No, good folks don't appreciate
someone whose path may deviate.
They point the finger right at me
except, of course, the amputees.
But good folks don't appreciate
someone whose path may deviate.
No, good folks don't appreciate
someone whose path may deviate.
The world will watch my hanging day
except the blind, or so they say.
--------********~~~~~~~~
Added on Thursday January 17th, 2013:
A verse of The Impossible Dream says: “To right ... the unrightable wrong ...”
Well, in the official Facebook page of BAD REPUTATION - Pierre de Gaillande sings Brassens I asked where could I find the lyrics and get a very kind reply. And also I get the full lyrics.
So, to mend myself for what I said above, here I post everything.
BAD REPUTATION - Pierre de Gaillande sings Brassens BAD REPUTATION / La Mauvaise Reputation
(original lyrics by Georges Brassens, translated by Pierre de Gaillande)
In my corner of the nation
I have a bad reputation
Whether I speak or I shut up
They treat me like a you-know-what.
Yet I do no damage to anyone
Following the road of the simpleton.
But good folks don’t appreciate
Someone whose path may deviate
No good folks don’t appreciate
Someone whose path may deviate
Everyone likes to curse at me...
Except the mutes, obviously.
The morning of Independence Day
My cozy bed is where I lay
The music of the marching bands
Doesn’t impress me worth a damn.
Yet I mean no one any harm at all
When I shut my ears to the bugle call.
But good folks don’t appreciate
Someone whose path may deviate
No good folks don’t appreciate
Someone whose path may deviate.
They point the finger right at me...
Except of course, the amputees
When I cross a thief on the run
Chased by angry Farmer John
I stick my foot out as they pass
And Farmer John lands on his ass.
Yet it’s not my wish to cause any grief
By championing the cause of the petty thief.
But good folks don’t appreciate
Someone whose path may deviate
No good folks don’t appreciate
Someone whose path may deviate.
The mob will chase me with their flames...
Except of course for all the lame
No need to be Jeremy
To see where my story leads
If they find a suitable rope
They will slip it around my throat.
Yet I do no damage to beast or man
When I shun the paths to the Vatican.
But good folks don’t appreciate
Someone whose path may deviate
No good folks don’t appreciate
Someone whose path may deviate.
The world will watch my hanging day...
Except the blind, or so they say
I must say that these lyrics are like a silk glove to the song, it fits perfectly with the spirit of Brassens, with the metric of the music and with the meaning of the words.
Well done Pierre de Gaillande... and bravo to his father too!!
THANKS A LOT!! Now all the versions I found on the web are in equal and everybody can enjoy all the lyrics complete. Like the Opus song says:
“When everyone gives everything
And every Song everybody sings
Then it's life.”
And to complete the great findings, I found this online player to hear almost the entire song in high quality. And then, buy it online in several formats to choose.
--------********~~~~~~~~
• Added on Tuesday February 5th, 2013:
It seems that this search will become in an ongoing project, with regular updates from time to time...
I found another English version!
Made by the hard rock band Slaughter.
Yet, I couldn't find any lyrics, and just one place to hear it online.
Anyone feels like to help by posting the lyrics?
domingo, 6 de enero de 2013
La Mauvaise Réputation / La Mala Reputación - George Brassens
¿Qué es cultura? ¿Existe una cultura universal? Los diccionarios de cualquier idioma definen "cultura" como: un conjunto de modos de vida, costumbres, conocimientos, facultades, experiencias, entrenamientos, creencias, comportamientos, actitudes, valores, metas, prácticas y cualidades de los humanos en determinado lugar, momento y situación social que puede ser transmitida a otros.
Entonces, la letra de una canción que retrata un modo de vida, que describe una experiencia, que muestra ciertos valores sociales y expone ciertas cualidades humanas; si además esa letra de esa canción es traducida a más de 5 idiomas... creo que sí califica como un exponente de cultura universal.
Una de las maravillas de una herramienta de comunicación como internet es la posibilidad de transmitir cultura a otros lugares, a gente que vive otras realidades cotidinas y tiene otras creencias.
Decidí que agregar una traducción más de esta canción que es un perfecto ejemplo de la cultura universal, era intrascendente y un desperdicio de la herramienta transmisora de cultura que puede ser internet. En lugar de eso, se me ocurrió que puede ser mucho más "cultural": recopilar todas las diferentes versiones en los muchos idiomas que existen.
Para empezar, hay que ir al origen. El origen es una simple canción de poquito más de 2 minutos de duración, escrita por el trovador, filósofo, intérprete, poeta, cantautor, anarquista y "mundólogo" de cultura universal: Georges Brassens, hace 60 años en noviembre de 1952.
Esta pequeña canción, tiene 4 estrofas con rima asonante y un estribillo cuya última frase cambia y expresa un cierto sentido del humor negrísimo como el tabaco que fumaba su autor. Suficiente para entregar un mensaje anticonformista, antifatalista y contra la pena de muerte que puede impulsar a todo el mundo... pero también un claro mensaje antimilitarista y anticlerical que puede entender todo el mundo.
Una muy expresiva canción que reniega de todos los convencionalismos y las etiquetas, que podría ser catalogada como revolucionaria —motivo por el cual fue prohibida durante algunos gobiernos/tiempos de limitaciones fuertes y mentalidades limitadas— si no fuese tan progresiva y visceral a destacar las cualidades individuales que nos diferencian a cada uno como personas única e irrepetibles... lo dije, es un ejemplo clarísimo de Cultura Universal.
El nombre de la canción ya la pinta por entero: La Mauvaise Réputation.
Traducida al español como: La Mala Reputación.
En esta tarea de recopilación encontre que hay 5 versiones en español de esta canción.
Primero en la versión de su autor George Brassens:
Con la misma letra hecha por Paco Ibañez (la misma que retoma el grupo Arbolito
):
En mi pueblo siempre hay tensión
Tengo mala reputación,
Haga lo que haga siempre igual,
Todos lo consideran mal.
Yo no pienso pues hacer ningún daño
Queriendo vivir fuera del rebaño.
No la gente no gusta que
uno tenga su propia fe.
No la gente no gusta que
uno tenga su propia fe.
¡Todos, todos me miran mal!
salvo los ciegos... es natural.
Cuando la fiesta nacional
Yo me quedo en la cama igual,
Que la música militar
Nunca me supo levantar.
En el mundo pues no hay mayor pecado
que el de no seguir al abanderado.
No la gente no gusta que
uno tenga su propia fe.
no la gente no gusta que
uno tenga su propia fe.
¡Todos me señalan con el dedo!
salvo los mancos... quiero y no puedo.
Si en la calle corre un ladrón
Y a la zaga va un ricachón,
Zancadilla pongo al señor
y aplastado el perseguidor.
Eso sí que sí que será una lata
siempre tengo yo que meter la pata.
No a la gente no gusta que
uno tenga su propia fe.
no a la gente no gusta que
uno tenga su propia fe.
¡Todos tras de mí han de correr!
Salvo los cojos, es de creer.
No hace falta saber latín
Yo ya se cual será mi fin.
En el pueblo se empieza a oir:
Muerte, muerte al villano vil.
Yo no pienso pues armar ningún lío
Con que no va a Roma el camino mío,
No a la gente no gusta que
Uno tenga su propia fe.
No a la gente no gusta que
Uno tenga su propia fe.
Todos vendrán a verme ahorcar,
Salvo los ciegos, es natural.
En la versión de Agustín García Calvo interpretada por Antonio Selfa:
En el pueblo yo, con perdón,
tengo mala reputación:
que me mueva o quieto me esté,
paso por un qué sé yo qué.
Y eso que no sé que a nadie le dañe
que yo a mi manera me las apañe.
Pero es que ellos no quieren que
ande uno por donde le dé:
no, jamás te perdonarán
si no vas por donde ellos van.
To' el mundo dice “Mira, ahí va”
menos los mudos, claro está.
¿Que es el 12 de Octubre hoy?:
en mi camita yo me estoy;
y si suena la musicá,
yo, ni me viene ni me va.
Y no sé que a nadie le perjudique
porque a los desfiles no me dedique.
Pero es que ellos no quieren que
ande uno por donde le dé:
no, jamás te perdonarán
si no vas por donde ellos van.
To' el mundo apunta para acá
menos los mancos, claro está.
Si un ratero pasa a mi lao
que lo persigue un hombre honrao
pues ¿qué quieren? yo meto el pie
y el de atrás de morro se dé.
Y el caso es que a nadie arruino, de veras,
por dejar que escapen los robaperas.
Pero es que ellos no quieren que
ande uno por donde le dé:
no, jamás te perdonarán
si no vas por donde ellos van.
To' el mundo corriendo me va
menos los cojos, claro está.
No hace falta ser un faquir
pa' adivinar mi porvenir:
si una cuerda a gusto les dan,
de corbata me la pondrán.
Y el caso es que el cielo no se desploma
porque mi camino no vaya a Roma.
Pero es que ellos no quieren que
ande uno por donde le dé:
no, jamás te perdonarán
si no vas por donde ellos van.
To' el mundo en la horca me irá a ver
menos los ciegos, es de creer.
En la versión bien arrabalera de Nacha Guevara:
Yo sé bien que en la población
tengo muy mala reputación.
Que me mueva o no me mueva
igual dicen que soy inquieta.
Aunque no molesto a las personas
si elijo un camino y lo sigo sola.
¡Ay!, ¿por qué no quiere la gente
que una sea diferente?
¿Por qué no quiere la gente
que una sea diferente?
Todo el país de mí habla mal...
Menos los mudos, claro está.
El día de la bandera
prefiero dormir la siesta.
A la marcha que marca el paso
en realidad no le hago caso.
Aunque no molesto a las personas,
si nada me importa el tambor que redobla.
¡Ay!, ¿por qué no quiere la gente
que una sea diferente?
¿Por qué no quiere la gente
que una sea diferente?
Todos me apuntan con este dedo...
Menos los mancos, que lo perdieron.
Cuando me topo con un ladrón
perseguido por un cabrón.
Le pongo el pie, por qué negarlo
así el vigilante pasa de largo.
Aunque no molesto a las personas
si dejo escapar al que roba amapolas.
¡Ay!, ¿por qué no quiere la gente
que una sea diferente?
¿Por qué no quiere la gente
que una sea diferente?
Y todos vienen a patearme...
Menos los rengos, porque se caen.
No hace falta ser Orangel
para mi suerte conocer.
Una alegre mañana vendrán,
la soga al cuello me pondrán.
Aunque no molesto a las personas
Si elijo caminos que no van a Roma.
¡Ay!, ¿por qué no quiere la gente
que una sea diferente?
¿Por qué no quiere la gente
que una sea diferente?
Todos vendrán a verme colgada...
Menos los ciegos, que no ven nada.
En la versión de Claudina y Alberto Gambino:
En mi pueblo sin pretensiòn
tengo mala reputacion,
que me movì o que me quede
me consideran yo no se que.
Y sin embargo no jodo a nadie
siguiendo solo mi propia calle.
Pero a la gente le sienta mal,
que haya un camino personal.
A la gente le sienta mal,
que haya un camino personal.
Y todos hablan mal de mi
menos los mudos, ¡¡claro que si!!
En los feriados yo muy tranquilo
en la catrera lo paso un kilo.
La musica marca el paso
pero yo no le hago caso.
Y sin embargo no jodo a nadie
si no le doy bola al clarin que suena.
Pero a la gente le sienta mal
que haya un camino personal.
A la gente le sienta mal
que haya un camino personal.
Todos me señalan con el dedo...
salvo los mancos, ¡¡que lo perdieron!!!
Cuando me encuentro con un granjero
que va corriendo a un ratero,
pongo la pata con disimulo
y el que persigue se va de culo.
Y sin embargo no jodo a nadie
si ayudo al raje de un pobre chorro.
Pero a la gente le sienta al
que haya un camino personal.
A la gente le sienta mal
que haya un camino personal.
Todo el mundo se me avalanza,
salvo los cojos, que no me alcanzan.
No necesito ser Jeremìas
para saber la suerte mìa.
Si una cuerda van a buscar
mas que seguro me colgaràn.
Y sin embargo a nadie estorba
que mi camino no vaya a Roma.
Pero a la gente le sienta mal
que haya un camino personal.
A la gente le sienta mal
que haya un camino personal.
Todos ahorcados me veràn
salvo los ciegos, ¡¡que me ahorcaràn!!
Y en la versión de MI AMIGA Analía Sirio, que hace un mezcladito tanguero de la mano de Alvaro Porto:
En mi barrio sin pretensiòn
tengo mala reputacion,
si me movì o si me quede
me consideran yo no se que.
Yo no pretendo hacer ningún daño
Queriendo vivir fuera del rebaño.
Pero a la gente le sienta mal
que haga un camino personal.
A la gente le sienta mal
que haga un camino personal.
Y todo el mundo habla de mi...
salvo los mudos, claro que sí.
Cuando hay fiesta nacional
Yo me quedo en la cama igual,
Porque la música militar
Nunca me supo motivar.
Y es que en el mundo no hay mayor pecado
que el de no seguir al abanderado.
Pero a la gente le sienta mal
que haga un camino personal.
A la gente le sienta mal
que haga un camino personal.
Todos me apuntan con el dedo...
Salvo los mancos, que lo perdieron.
Cuando me cruzo con un botón
persiguiendo a un ladrón.
Pongo la pata con disimulo
y el pobre cana se va de culo.
Y sin embargo no jodo a nadie
si ayudo al raje de un pobre chorro.
Pero a la gente le sienta mal
que haga un camino personal.
A la gente le sienta mal
que haga un camino personal.
Todos, todos se me avalanzan...
menos los rengos, que no me alcanzan.
No necesito ser adivina
para saber la suerte mía.
Si una soga van a buscar
mas que seguro me colgarán.
Yo no pretendo hacer ningún daño
queriendo vivir fuera del rebaño.
Pero a la gente le sienta mal
que haga un camino personal.
A la gente le sienta mal
que haga un camino personal.
Todos, todos me miran mal...
salvo los ciegos, es natural.
Entonces, la letra de una canción que retrata un modo de vida, que describe una experiencia, que muestra ciertos valores sociales y expone ciertas cualidades humanas; si además esa letra de esa canción es traducida a más de 5 idiomas... creo que sí califica como un exponente de cultura universal.
Una de las maravillas de una herramienta de comunicación como internet es la posibilidad de transmitir cultura a otros lugares, a gente que vive otras realidades cotidinas y tiene otras creencias.
Decidí que agregar una traducción más de esta canción que es un perfecto ejemplo de la cultura universal, era intrascendente y un desperdicio de la herramienta transmisora de cultura que puede ser internet. En lugar de eso, se me ocurrió que puede ser mucho más "cultural": recopilar todas las diferentes versiones en los muchos idiomas que existen.
Para empezar, hay que ir al origen. El origen es una simple canción de poquito más de 2 minutos de duración, escrita por el trovador, filósofo, intérprete, poeta, cantautor, anarquista y "mundólogo" de cultura universal: Georges Brassens, hace 60 años en noviembre de 1952.
Esta pequeña canción, tiene 4 estrofas con rima asonante y un estribillo cuya última frase cambia y expresa un cierto sentido del humor negrísimo como el tabaco que fumaba su autor. Suficiente para entregar un mensaje anticonformista, antifatalista y contra la pena de muerte que puede impulsar a todo el mundo... pero también un claro mensaje antimilitarista y anticlerical que puede entender todo el mundo.
Una muy expresiva canción que reniega de todos los convencionalismos y las etiquetas, que podría ser catalogada como revolucionaria —motivo por el cual fue prohibida durante algunos gobiernos/tiempos de limitaciones fuertes y mentalidades limitadas— si no fuese tan progresiva y visceral a destacar las cualidades individuales que nos diferencian a cada uno como personas única e irrepetibles... lo dije, es un ejemplo clarísimo de Cultura Universal.
El nombre de la canción ya la pinta por entero: La Mauvaise Réputation.
Traducida al español como: La Mala Reputación.
En esta tarea de recopilación encontre que hay 5 versiones en español de esta canción.
Primero en la versión de su autor George Brassens:
Con la misma letra hecha por Paco Ibañez (la misma que retoma el grupo Arbolito
):
En mi pueblo siempre hay tensión
Tengo mala reputación,
Haga lo que haga siempre igual,
Todos lo consideran mal.
Yo no pienso pues hacer ningún daño
Queriendo vivir fuera del rebaño.
No la gente no gusta que
uno tenga su propia fe.
No la gente no gusta que
uno tenga su propia fe.
¡Todos, todos me miran mal!
salvo los ciegos... es natural.
Cuando la fiesta nacional
Yo me quedo en la cama igual,
Que la música militar
Nunca me supo levantar.
En el mundo pues no hay mayor pecado
que el de no seguir al abanderado.
No la gente no gusta que
uno tenga su propia fe.
no la gente no gusta que
uno tenga su propia fe.
¡Todos me señalan con el dedo!
salvo los mancos... quiero y no puedo.
Si en la calle corre un ladrón
Y a la zaga va un ricachón,
Zancadilla pongo al señor
y aplastado el perseguidor.
Eso sí que sí que será una lata
siempre tengo yo que meter la pata.
No a la gente no gusta que
uno tenga su propia fe.
no a la gente no gusta que
uno tenga su propia fe.
¡Todos tras de mí han de correr!
Salvo los cojos, es de creer.
No hace falta saber latín
Yo ya se cual será mi fin.
En el pueblo se empieza a oir:
Muerte, muerte al villano vil.
Yo no pienso pues armar ningún lío
Con que no va a Roma el camino mío,
No a la gente no gusta que
Uno tenga su propia fe.
No a la gente no gusta que
Uno tenga su propia fe.
Todos vendrán a verme ahorcar,
Salvo los ciegos, es natural.
En la versión de Agustín García Calvo interpretada por Antonio Selfa:
En el pueblo yo, con perdón,
tengo mala reputación:
que me mueva o quieto me esté,
paso por un qué sé yo qué.
Y eso que no sé que a nadie le dañe
que yo a mi manera me las apañe.
Pero es que ellos no quieren que
ande uno por donde le dé:
no, jamás te perdonarán
si no vas por donde ellos van.
To' el mundo dice “Mira, ahí va”
menos los mudos, claro está.
¿Que es el 12 de Octubre hoy?:
en mi camita yo me estoy;
y si suena la musicá,
yo, ni me viene ni me va.
Y no sé que a nadie le perjudique
porque a los desfiles no me dedique.
Pero es que ellos no quieren que
ande uno por donde le dé:
no, jamás te perdonarán
si no vas por donde ellos van.
To' el mundo apunta para acá
menos los mancos, claro está.
Si un ratero pasa a mi lao
que lo persigue un hombre honrao
pues ¿qué quieren? yo meto el pie
y el de atrás de morro se dé.
Y el caso es que a nadie arruino, de veras,
por dejar que escapen los robaperas.
Pero es que ellos no quieren que
ande uno por donde le dé:
no, jamás te perdonarán
si no vas por donde ellos van.
To' el mundo corriendo me va
menos los cojos, claro está.
No hace falta ser un faquir
pa' adivinar mi porvenir:
si una cuerda a gusto les dan,
de corbata me la pondrán.
Y el caso es que el cielo no se desploma
porque mi camino no vaya a Roma.
Pero es que ellos no quieren que
ande uno por donde le dé:
no, jamás te perdonarán
si no vas por donde ellos van.
To' el mundo en la horca me irá a ver
menos los ciegos, es de creer.
En la versión bien arrabalera de Nacha Guevara:
Yo sé bien que en la población
tengo muy mala reputación.
Que me mueva o no me mueva
igual dicen que soy inquieta.
Aunque no molesto a las personas
si elijo un camino y lo sigo sola.
¡Ay!, ¿por qué no quiere la gente
que una sea diferente?
¿Por qué no quiere la gente
que una sea diferente?
Todo el país de mí habla mal...
Menos los mudos, claro está.
El día de la bandera
prefiero dormir la siesta.
A la marcha que marca el paso
en realidad no le hago caso.
Aunque no molesto a las personas,
si nada me importa el tambor que redobla.
¡Ay!, ¿por qué no quiere la gente
que una sea diferente?
¿Por qué no quiere la gente
que una sea diferente?
Todos me apuntan con este dedo...
Menos los mancos, que lo perdieron.
Cuando me topo con un ladrón
perseguido por un cabrón.
Le pongo el pie, por qué negarlo
así el vigilante pasa de largo.
Aunque no molesto a las personas
si dejo escapar al que roba amapolas.
¡Ay!, ¿por qué no quiere la gente
que una sea diferente?
¿Por qué no quiere la gente
que una sea diferente?
Y todos vienen a patearme...
Menos los rengos, porque se caen.
No hace falta ser Orangel
para mi suerte conocer.
Una alegre mañana vendrán,
la soga al cuello me pondrán.
Aunque no molesto a las personas
Si elijo caminos que no van a Roma.
¡Ay!, ¿por qué no quiere la gente
que una sea diferente?
¿Por qué no quiere la gente
que una sea diferente?
Todos vendrán a verme colgada...
Menos los ciegos, que no ven nada.
En la versión de Claudina y Alberto Gambino:
En mi pueblo sin pretensiòn
tengo mala reputacion,
que me movì o que me quede
me consideran yo no se que.
Y sin embargo no jodo a nadie
siguiendo solo mi propia calle.
Pero a la gente le sienta mal,
que haya un camino personal.
A la gente le sienta mal,
que haya un camino personal.
Y todos hablan mal de mi
menos los mudos, ¡¡claro que si!!
En los feriados yo muy tranquilo
en la catrera lo paso un kilo.
La musica marca el paso
pero yo no le hago caso.
Y sin embargo no jodo a nadie
si no le doy bola al clarin que suena.
Pero a la gente le sienta mal
que haya un camino personal.
A la gente le sienta mal
que haya un camino personal.
Todos me señalan con el dedo...
salvo los mancos, ¡¡que lo perdieron!!!
Cuando me encuentro con un granjero
que va corriendo a un ratero,
pongo la pata con disimulo
y el que persigue se va de culo.
Y sin embargo no jodo a nadie
si ayudo al raje de un pobre chorro.
Pero a la gente le sienta al
que haya un camino personal.
A la gente le sienta mal
que haya un camino personal.
Todo el mundo se me avalanza,
salvo los cojos, que no me alcanzan.
No necesito ser Jeremìas
para saber la suerte mìa.
Si una cuerda van a buscar
mas que seguro me colgaràn.
Y sin embargo a nadie estorba
que mi camino no vaya a Roma.
Pero a la gente le sienta mal
que haya un camino personal.
A la gente le sienta mal
que haya un camino personal.
Todos ahorcados me veràn
salvo los ciegos, ¡¡que me ahorcaràn!!
Y en la versión de MI AMIGA Analía Sirio, que hace un mezcladito tanguero de la mano de Alvaro Porto:
En mi barrio sin pretensiòn
tengo mala reputacion,
si me movì o si me quede
me consideran yo no se que.
Yo no pretendo hacer ningún daño
Queriendo vivir fuera del rebaño.
Pero a la gente le sienta mal
que haga un camino personal.
A la gente le sienta mal
que haga un camino personal.
Y todo el mundo habla de mi...
salvo los mudos, claro que sí.
Cuando hay fiesta nacional
Yo me quedo en la cama igual,
Porque la música militar
Nunca me supo motivar.
Y es que en el mundo no hay mayor pecado
que el de no seguir al abanderado.
Pero a la gente le sienta mal
que haga un camino personal.
A la gente le sienta mal
que haga un camino personal.
Todos me apuntan con el dedo...
Salvo los mancos, que lo perdieron.
Cuando me cruzo con un botón
persiguiendo a un ladrón.
Pongo la pata con disimulo
y el pobre cana se va de culo.
Y sin embargo no jodo a nadie
si ayudo al raje de un pobre chorro.
Pero a la gente le sienta mal
que haga un camino personal.
A la gente le sienta mal
que haga un camino personal.
Todos, todos se me avalanzan...
menos los rengos, que no me alcanzan.
No necesito ser adivina
para saber la suerte mía.
Si una soga van a buscar
mas que seguro me colgarán.
Yo no pretendo hacer ningún daño
queriendo vivir fuera del rebaño.
Pero a la gente le sienta mal
que haga un camino personal.
A la gente le sienta mal
que haga un camino personal.
Todos, todos me miran mal...
salvo los ciegos, es natural.
sábado, 5 de enero de 2013
La Mauvaise Réputation - George Brassens
¿Qué es cultura? ¿Existe una cultura universal? Los diccionarios de cualquier idioma definen "cultura" como: un conjunto de modos de vida, costumbres, conocimientos, facultades, experiencias, entrenamientos, creencias, comportamientos, actitudes, valores, metas, prácticas y cualidades de los humanos en determinado lugar, momento y situación social que puede ser transmitida a otros.
Entonces, la letra de una canción que retrata un modo de vida, que describe una experiencia, que muestra ciertos valores sociales y expone ciertas cualidades humanas; si además esa letra de esa canción es traducida a más de 5 idiomas... creo que sí califica como un exponente de cultura universal.
Una de las maravillas de una herramienta de comunicación como internet es la posibilidad de transmitir cultura a otros lugares, a gente que vive otras realidades cotidinas y tiene otras creencias.
Decidí que agregar una traducción más de esta canción que es un perfecto ejemplo de la cultura universal, era intrascendente y un desperdicio de la herramienta transmisora de cultura que puede ser internet. En lugar de eso, se me ocurrió que puede ser mucho más "cultural": recopilar todas las diferentes versiones en los muchos idiomas que existen.
Para empezar, hay que ir al origen. El origen es una simple canción de poquito más de 2 minutos de duración, escrita por el trovador, filósofo, intérprete, poeta, cantautor, anarquista y "mundólogo" de cultura universal Georges Brassens hace 60 años en noviembre de 1952.
Esta pequeña canción, tiene 4 estrofas con rima asonante y un estribillo cuya última frase cambia y expresa un cierto sentido del humor negrísimo como el tabaco que fumaba su autor. Suficiente para entregar un mensaje anticonformista, antifatalista y contra la pena de muerte que puede impulsar a todo el mundo... pero también un claro mensaje antimilitarista y anticlerical que puede entender todo el mundo.
Una muy expresiva canción que reniega de todos los convencionalismos y las etiquetas, que podría ser catalogada como revolucionaria —motivo por el cual fue prohibida durante algunos gobiernos/tiempos de limitaciones fuertes y mentalidades limitadas— si no fuese tan progresiva y visceral a destacar las cualidades individuales que nos diferencian a cada uno como personas única e irrepetibles... lo dije, es un ejemplo clarísimo de Cultura Universal.
El nombre de la canción ya la pinta por entero: La Mauvaise Réputation.
Empiezo entonces esta recopilación por su origen: en francés.
En la versión de su autor George Brassens grabada a fines de la década de 1960:
En la versión de su autor George Brassens subtitulada: http://www.dailymotion.com/video/xce6yk_georges-brassens-la-mauvaise-reputa_music
En la versión del grupo de reggae francés Sinsemilia, del álbum Résistances del año 1998:
En la versión de la cantante franco-camerunesa Sandra Nkaké, del álbum Mansaadi del año 2008:
Au village, sans prétention,
J'ai mauvaise réputation.
Qu'je m'démène ou qu'je reste coi
Je pass' pour un je-ne-sais-quoi!
Je ne fait pourtant de tort à personne
En suivant mon chemin de petit bonhomme.
Mais les brav's gens n'aiment pas que
L'on suive une autre route qu'eux,
Non les brav's gens n'aiment pas que
L'on suive une autre route qu'eux,
Tout le monde médit de moi,
Sauf les muets, ça va de soi.
Le jour du Quatorze Juillet
Je reste dans mon lit douillet.
La musique qui marche au pas,
Cela ne me regarde pas.
Je ne fais pourtant de tort à personne,
En n'écoutant pas le clairon qui sonne.
Mais les brav's gens n'aiment pas que
L'on suive une autre route qu'eux,
Non les brav's gens n'aiment pas que
L'on suive une autre route qu'eux,
Tout le monde me montre du doigt
Sauf les manchots, ça va de soi.
Quand j'croise un voleur malchanceux,
Poursuivi par un cul-terreux;
J'lance la patte et pourquoi le taire,
Le cul-terreux s'retrouv' par terre
Je ne fait pourtant de tort à personne,
En laissant courir les voleurs de pommes.
Mais les brav's gens n'aiment pas que
L'on suive une autre route qu'eux,
Non les brav's gens n'aiment pas que
L'on suive une autre route qu'eux,
Tout le monde se rue sur moi,
Sauf les culs-de-jatte, ça va de soi.
Pas besoin d'être Jérémie,
Pour d'viner l'sort qui m'est promis,
S'ils trouv'nt une corde à leur goû t,
Ils me la passeront au cou,
Je ne fait pourtant de tort à personne,
En suivant les ch'mins qui n'mènent pas à Rome.
Mais les brav's gens n'aiment pas que
L'on suive une autre route qu'eux,
Non les brav's gens n'aiment pas que
L'on suive une autre route qu'eux,
Tout l'mond' viendra me voir pendu,
Sauf les aveugles, bien entendu.
Entonces, la letra de una canción que retrata un modo de vida, que describe una experiencia, que muestra ciertos valores sociales y expone ciertas cualidades humanas; si además esa letra de esa canción es traducida a más de 5 idiomas... creo que sí califica como un exponente de cultura universal.
Una de las maravillas de una herramienta de comunicación como internet es la posibilidad de transmitir cultura a otros lugares, a gente que vive otras realidades cotidinas y tiene otras creencias.
Decidí que agregar una traducción más de esta canción que es un perfecto ejemplo de la cultura universal, era intrascendente y un desperdicio de la herramienta transmisora de cultura que puede ser internet. En lugar de eso, se me ocurrió que puede ser mucho más "cultural": recopilar todas las diferentes versiones en los muchos idiomas que existen.
Para empezar, hay que ir al origen. El origen es una simple canción de poquito más de 2 minutos de duración, escrita por el trovador, filósofo, intérprete, poeta, cantautor, anarquista y "mundólogo" de cultura universal Georges Brassens hace 60 años en noviembre de 1952.
Esta pequeña canción, tiene 4 estrofas con rima asonante y un estribillo cuya última frase cambia y expresa un cierto sentido del humor negrísimo como el tabaco que fumaba su autor. Suficiente para entregar un mensaje anticonformista, antifatalista y contra la pena de muerte que puede impulsar a todo el mundo... pero también un claro mensaje antimilitarista y anticlerical que puede entender todo el mundo.
Una muy expresiva canción que reniega de todos los convencionalismos y las etiquetas, que podría ser catalogada como revolucionaria —motivo por el cual fue prohibida durante algunos gobiernos/tiempos de limitaciones fuertes y mentalidades limitadas— si no fuese tan progresiva y visceral a destacar las cualidades individuales que nos diferencian a cada uno como personas única e irrepetibles... lo dije, es un ejemplo clarísimo de Cultura Universal.
El nombre de la canción ya la pinta por entero: La Mauvaise Réputation.
Empiezo entonces esta recopilación por su origen: en francés.
En la versión de su autor George Brassens grabada a fines de la década de 1960:
En la versión de su autor George Brassens subtitulada: http://www.dailymotion.com/video/xce6yk_georges-brassens-la-mauvaise-reputa_music
En la versión del grupo de reggae francés Sinsemilia, del álbum Résistances del año 1998:
En la versión de la cantante franco-camerunesa Sandra Nkaké, del álbum Mansaadi del año 2008:
Au village, sans prétention,
J'ai mauvaise réputation.
Qu'je m'démène ou qu'je reste coi
Je pass' pour un je-ne-sais-quoi!
Je ne fait pourtant de tort à personne
En suivant mon chemin de petit bonhomme.
Mais les brav's gens n'aiment pas que
L'on suive une autre route qu'eux,
Non les brav's gens n'aiment pas que
L'on suive une autre route qu'eux,
Tout le monde médit de moi,
Sauf les muets, ça va de soi.
Le jour du Quatorze Juillet
Je reste dans mon lit douillet.
La musique qui marche au pas,
Cela ne me regarde pas.
Je ne fais pourtant de tort à personne,
En n'écoutant pas le clairon qui sonne.
Mais les brav's gens n'aiment pas que
L'on suive une autre route qu'eux,
Non les brav's gens n'aiment pas que
L'on suive une autre route qu'eux,
Tout le monde me montre du doigt
Sauf les manchots, ça va de soi.
Quand j'croise un voleur malchanceux,
Poursuivi par un cul-terreux;
J'lance la patte et pourquoi le taire,
Le cul-terreux s'retrouv' par terre
Je ne fait pourtant de tort à personne,
En laissant courir les voleurs de pommes.
Mais les brav's gens n'aiment pas que
L'on suive une autre route qu'eux,
Non les brav's gens n'aiment pas que
L'on suive une autre route qu'eux,
Tout le monde se rue sur moi,
Sauf les culs-de-jatte, ça va de soi.
Pas besoin d'être Jérémie,
Pour d'viner l'sort qui m'est promis,
S'ils trouv'nt une corde à leur goû t,
Ils me la passeront au cou,
Je ne fait pourtant de tort à personne,
En suivant les ch'mins qui n'mènent pas à Rome.
Mais les brav's gens n'aiment pas que
L'on suive une autre route qu'eux,
Non les brav's gens n'aiment pas que
L'on suive une autre route qu'eux,
Tout l'mond' viendra me voir pendu,
Sauf les aveugles, bien entendu.
Catalogos:
Cultura Universal,
George Brassens,
La Mauvaise Réputation,
Sandra Nkaké,
Sinsemilia
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